Più donne che uomini – Rilanciato da Fazi, Più donne che uomini è stato per me una splendida scoperta. Mi ero imbattuta nel nome di Ivy Compton-Burnett leggendo il delizioso romanzo breve “La sovrana lettrice” di Alan Bennett, senza riuscire ad approfondirne in seguito la conoscenza. Ciò che allora maggiormente mi incuriosì fu il fatto che fosse considerata “davvero troppo impegnativa” e che una sera “la sovrana lettrice”, cercando un libro per conciliare il sonno, avesse tirato fuori da un angolo della sua libreria proprio un libro di Ivy Compton-Burnett, ricordandone la difficoltà nella lettura. Quanto si sbagliava…
Il romanzo che la sovrana tempo prima aveva trovato piuttosto lento, adesso si rivelava sorprendentemente agile, caratterizzato da una scrittura asciutta e pungente, arguta e sottile, ricca di umorismo e saggezza.
Ebbene per quel che mi riguarda, sia o meno per il fatto di essere una divoratrice di libri, mi sono imbattuta in un mondo che mi rammarico di non aver conosciuto prima.
In una florida cittadina inglese di inizio Novecento, Josephine Napier dirige un grande istituto femminile.

(…) alta e austera, con qualche ciocca grigia tra i capelli ramati, grandi occhi nocciola, un viso regale, dai tratti marcati eppure semplici, deliberatamente schietta e modesta, mani sorprendentemente ingioiellate, vestita e pettinata in modo da esibire i suoi anni, anziché nasconderli.

La Napier assume sempre un comportamento impeccabile ed è un punto di riferimento non solo per studentesse e insegnanti, ma anche per il marito Simon, totalmente adombrato dalla sua personalità, per il figlio adottivo Gabriel e per il fratello Jonathan, vedovo calato nella parte dello zio anziano e amante, non troppo segreto, del giovane nullafacente Felix Bacon. A questo gruppo porterà scompiglio una vecchia conoscenza di Josephine, Elizabeth, che si unirà a loro insieme alla figlia Ruth. Le giornate scorrono nella più apparente tranquillità, tra incombenze quotidiane e rituali obbligati, in una storia descritta attraverso dialoghi sottili e briosi. La sensazione che mi ha dato questa lettura è simile a quella provata al cospetto di una rappresentazione teatrale. Uno spettacolo in cui i dialoghi, apparentemente finalizzati alla comprensione di una sola scena, sono invece il motore di tutto il mondo dei protagonisti perché fanno emergere perfettamente le personalità di ogni singolo “attore”. Vi sono nascosti indizi e segnali che conferiscono alla storia un tono tra il cinico e il rispettabile, tra l’ironico e il morale.
E quello che per un attimo mi era sembrato un iniziale svolgimento lento, si è rivelato il modo più arguto di introdurre il tragico e inaspettato evento che, come una reazione a catena, sconvolgerà la vita di tutti portando in superficie il lato buio, intriso di cattiveria e falsità, di tradimenti e segreti, di ciascuno di loro.
Atmosfera e stile elegante, sagacia e umorismo, tutti elementi che hanno reso Ivy Compton-Burnett la scrittrice che non mi lascerò più sfuggire.

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Sommario
Più donne che uomini - Ivy Compton Burnett
Titolo
Più donne che uomini - Ivy Compton Burnett
Descrizione
Più donne che uomini - Ivy Compton Burnett Rilanciato da Fazi, Più donne che uomini è stato per me una splendida scoperta. Mi ero imbattuta nel nome di Ivy Compton-Burnett leggendo il delizioso romanzo breve “La sovrana lettrice” di Alan Bennett, senza riuscire ad approfondirne in seguito la conoscenza. Ciò che allora maggiormente mi incuriosì fu il fatto che fosse considerata “davvero troppo impegnativa” e che una sera “la sovrana lettrice”, cercando un libro per conciliare il sonno, avesse tirato fuori da un angolo della sua libreria proprio un libro di Ivy Compton-Burnett, ricordandone la difficoltà nella lettura. Quanto si sbagliava…
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