La recensione de “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di My LibraryBlog
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde – Opera dello scrittore scozzese Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mr Hyde è un romanzo gotico ambientato a Londra nel XIX secolo.
Il dottor Jekyll è un cittadino esemplare e un medico di chiara fama. È onesto e retto e l’intera sua vita è guidata da nobili principi morali. Ma l’apparenza non racconta tutto di lui.
“In realtà il peggiore dei miei difetti era un temperamento irrequieto e allegro, che per molti uomini ha significato la felicità, ma che io trovavo difficilmente conciliabile col mio imperioso desiderio di andare a testa alta e di tenere in pubblico un contegno più grave del comune.
Nacque così l’abitudine di nascondere i miei piaceri; e quando raggiunsi una maggiore maturità e cominciai a guardarmi intorno e a considerare la mia carriera e la mia posizione nel mondo, ero ormai completamente assuefatto a una profonda duplicità di vita”.
Jekyll si sente perciò obbligato a mostrare un’immagine parziale di sé, reprime i desideri più bassi e la propensione verso il piacere. La consapevolezza della perenne lotta che si svolge nelle sue membra lo porta a studiare una possibile scissione di bene e male, di bontà e malvagità, di luce e ombra.
Grazie a un esperimento scientifico, riesce a dividere in maniera netta le due parte dell’umana natura.
La sua parte volgare e cruenta, egoista e incivile, appartiene a Mr Hyde, un essere altro da lui, non solo mentalmente, ma anche fisicamente.
“L’uomo non è in verità uno ma duplice.”
Una volta liberato, Hyde è libero di trarre divertimento dai comportamenti più abbietti: omicidi, scorribande e violenze di ogni genere. Quell’orrore insorge dalla sua carne, e ulula e combatte per venire alla luce. Jekyll è Hyde e Hyde è Jekyll. Due soggetti che traggono vita da uno solo. Quando ha le sembianze di Hyde nessuno può avvicinarlo senza una visibile e immediata diffidenza fisica. Hyde è male puro, al contrario di tutti gli altri esseri che sono un miscuglio di difetti e virtù, di cattiveria e bontà, di notte e giorno. Proprio come Jekyll, che è un misto di buoni e meno buoni sentimenti.
Questo breve romanzo è uno di quei classici senza tempo che non smetteranno di essere mai attuali.
Vi è racchiusa l’ambiguità e la doppiezza degli individui, non completamente crudeli, ma nemmeno totalmente benevoli. Un libro denso di significato che afferma l’impossibilità di separare la natura spregevole da quella generosa, ma anche che l’uomo può scegliere quale parte far prevalere.
Una lettura imprescindibile.
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Gli approfondimenti su Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson (informazioni prese dalla “rete”)
Riassunto e trama di “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Robert Louis Stevenson
La storia si svolge a Londra nel XIX secolo (la data esatta non è mai definita nel romanzo). Un giorno il notaio Utterson e suo cugino Enfield, nel corso di una passeggiata, si ritrovano vicino ad una porta di un vicolo in un popoloso quartiere della città, abitato da laboriosi mercanti. Enfield inizia, dunque, a narrare all’altro che tempo prima, alle 03:00 di un buio mattino d’inverno, mentre tornava a casa, vide da quelle parti una bambina che correva lungo la strada e che si scontrò con un signore. Questi, nonostante la bambina fosse caduta per terra, la calpestò per poi continuare tranquillamente per la sua strada.
Enfield, allora, iniziò a rincorrere il tizio. Quando lo afferrò, si rese conto che possedeva un qualcosa di terribile e ripugnante. La bambina non si era ferita; i genitori decisero dunque di chiedere un risarcimento in denaro al misterioso uomo, per chiudere lo spiacevole episodio. Ma poiché il signore non disponeva di denaro in contanti con sé, si fece accompagnare da Enfield verso casa sua. Giunto presso la misteriosa porta dove i due si trovano al momento, l’uomo, che si presentò sotto il nome di Edward Hyde, ritornò con un assegno firmato a nome di un’altra persona: Henry Jekyll. Dapprima Enfield credette che si trattasse di un falso, ma successivamente l’assegno risultò autentico.
Utterson è il custode del testamento del dottor Jekyll, il cui contenuto sancisce che, in caso di morte o scomparsa dello stesso, l’amico Mr. Hyde erediterà tutti i suoi averi. Il notaio Utterson decide di contattare il dottor Hastie Lanyon per chiedere informazioni su questo misterioso Mr. Hyde.
Mr. Hyde calpesta la bimba.
Tornato a casa senza aver avuto nessuna notizia utile da parte di Lanyon, egli decide di appostarsi davanti alla porta per incontrare il signor Hyde. È solo dopo diversi giorni di attesa che la pazienza di Utterson viene premiata. Egli riesce, infatti, a fermare Hyde e a parlargli vedendolo chiaramente in volto. Quest’ultimo, di carnagione pallida, tozzo, piccolo di statura e con voce roca, risulta anche ad Utterson estremamente ripugnante. Terminata la conversazione, l’avvocato si dirige, senza perdere un attimo, all’angolo della strada, suona il campanello e chiede al domestico Poole di vedere Jekyll. Poole gli riferisce che il dottore è momentaneamente uscito e che non sa quando tornerà. Utterson riesce comunque ad avere delle informazioni dal domestico: scopre che Mr. Hyde ha la possibilità di entrare nel laboratorio annesso alla casa del dottor Jekyll da una porta secondaria e che la servitù ha precise istruzioni di soddisfare tutte le sue richieste. Utterson incomincia dunque a sospettare che Mr. Hyde ricatti il dott. Jekyll, illustre amico del notaio.
Due settimane più tardi, dopo una cena con amici, Jekyll e Utterson rimangono da soli ed iniziano a parlare dello strano testamento. Il primo afferma, seppur sminuendo la cosa, di potersi liberare di Hyde in qualsiasi momento lo desideri, ma che non può rivelare assolutamente nulla di più dettagliato. Circa un anno dopo a Londra viene brutalmente ucciso Danvers Carew. Una cameriera, che si è trovata ad assistere alla scena, accusa Mr. Hyde dell’omicidio. Il morto aveva addosso una lettera per il notaio Utterson, il quale conduce la polizia a casa di Mr. Hyde dove viene trovata l’altra metà del bastone utilizzato per l’omicidio; tuttavia, il colpevole non si trova in casa. Il pomeriggio stesso il notaio va a scambiare due parole con Jekyll e lo trova con il morale a pezzi. Egli afferma di non voler rivedere mai più l’amico Hyde e dichiara di aver ricevuto una lettera da quest’ultimo portata a mano da un uomo.
Quando il notaio esce di casa, chiede al domestico una descrizione della persona che ha consegnato la missiva, ma Poole dichiara che l’unica posta ricevuta consiste in circolari e che nessuno si è recato di persona per consegnare una lettera.
Mr. Hyde massacra un gentiluomo.
Quando Utterson rientra in ufficio, il suo segretario Guest riconosce la calligrafia di Jekyll nella lettera spedita dall’omicida. Il notaio si domanda, allora, il senso della menzogna narrata dal dott. Jekyll e che cosa lo spinga a difendere Mr. Hyde. Leggi interamente il riassunto di “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Robert Louis Stevenson.
Personaggi di “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Robert Louis Stevenson
Gabriel John Utterson: protagonista del racconto[7][8], è un notaio che investigherà sulla personalità di Mr. Hyde, cugino di Enfield e amico di Jekyll e Lanyon.
Henry Jekyll: amico di Utterson e laureato in medicina; dottore e scienziato, ossessionato dai suoi esperimenti scientifici.
Edward Hyde: è l’antagonista del libro e l’alter ego malvagio di Jekyll. Era basso, giovane, magro e suscitava terrore ed amava strettamente la vita.
Richard Enfield: amico e cugino di Utterson.
Hastie Lanyon: dottore e amico di Jekyll e di Utterson.
Poole: domestico di Jekyll, fu il primo a sospettare il cambiamento del suo padrone.
Newcomen: ispettore di Scotland Yard, aiuta Utterson a cercare indizi su Mr. Hyde.
Sir Danvers Carew: membro del parlamento, vittima dell’omicidio del malefico Mr. Hyde e cliente di Utterson.
Guest: segretario di Utterson e grafologo.
L’aspetto fisico di Hyde
Mr. Hyde entra in casa dall’entrata posteriore.
Nel romanzo di Stevenson, il personaggio di Edward Hyde viene descritto da chi l’ha visto in maniera confusa; tuttavia, tutti i testimoni sono concordi sull’impressione di angoscia e di malvagità che Mr. Hyde trasmette. Un altro particolare notato da coloro che l’hanno visto è un’impressione di deformità fisica, sebbene il malvagio personaggio non fosse realmente storpio. Fisicamente, Mr. Hyde viene descritto come agile ma “piccolo di statura”; è inoltre particolarmente villoso. Se vuoi continuare ad approfondire l’argomento leggi la pagina su i personaggi di Dr. Jekyll e Mr Hyde .
Interpretazioni di “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Robert Louis Stevenson
Come il coevo Oscar Wilde, anche Stevenson appare, in quest’opera, affascinato dall’analisi del male e delle ambiguità dell’animo umano. Nel racconto, che colpisce innanzitutto per la trama avvincente e per un genere misto fra giallo, noir, thriller d’azione e racconto del mistero e del terrore, viene evidenziato in maniera molto significativa quel naturale “sdoppiamento” che caratterizza ed è presente in ogni essere umano e che si configura come una rottura dell’integrità della persona, come la scissione del Bene dal Male e, in definitiva, come lo “sdoppiamento” della stessa coscienza umana. Jekyll infatti così si confessa:
«Pensavo che se ognuno di questi [i due esseri che si dilaniano nella coscienza di Jekyll] avesse potuto essere confinato in un’entità separata, allora la vita stessa avrebbe potuto sgravarsi di tutto ciò che è insopportabile: l’ingiusto avrebbe potuto seguire la propria strada di nequizie, svincolato dalle aspirazioni e dalle pastoie del virtuoso gemello; al giusto sarebbe stato dato altresì di procedere spedito e sicuro nel suo nobile intento, compiendo quelle buone azioni che lo avessero gratificato, senza essere più esposto alla gogna e al vituperio di un sordido compagno a lui estraneo. Era una maledizione del genere umano che questo eteroclito guazzabuglio dovesse così tenacemente tenersi avviluppato… che fin nel grembo tormentoso della coscienza questi gemelli antitetici dovessero essere in perenne tenzone. Come fare, allora, a separarli?[9]»
L’analisi stevensoniana parte infatti dalla constatazione di una diuturna conflittualità fra due dimensioni […] che riconosce come l’uomo non sia unico bensì duplice. Il racconto è una parabola del Male, ciò che emerge è che nell’essere umano vi sono due differenti nature, due tendenze comportamentali (o semplicemente personalità), una volta al Bene, l’altra al Male assoluto, che continuamente in contrasto fra di loro in questa tentano di prendere il dominio dell’individuo. Benché queste personalità, sempre in contrasto tra loro, sono per natura contrapposte, lo stesso Jekyll ammette che nell’animo umano possano esserci infinite sfaccettature delle stesse e che la manifestazione era condizionata sia dalla potenza del filtro utilizzato sia dallo stile di vita condotto dalla persona. La netta divisione tra se stesso e Mr. Hyde, spiega ancora Jekyll, è stata soprattutto influenzata dallo stesso stile di vita che rigido come era non dava abbastanza sfogo a quello che poi diventerà Hyde. Continua a leggere le Interpretazioni di “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Robert Louis Stevenson.
Fonte:it.wikipedia.com
Sono nata nel profondo Sud e vissuta a lungo in una laboriosa città del Nord Est.
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Antonella Giustizieri