Mi piace cominciare con questo pensiero di Uhlman perché è lo stesso che mi accompagna da tempo.
“Per la prima volta mi resi conto della mia infinita piccolezza e del fatto che la nostra terra non era altro che un sassolino su una spiaggia dove, di sassolini, ne esistevano a milioni.”
Scritto dal tedesco Fred Uhlman e pubblicato in Italia nel 1979 con il titolo Ritorno, L’amico ritrovato è la storia di una grande amicizia. Due adolescenti nella Germania del 1932 sono uniti da un sentimento forte e sincero. Hans è il figlio di un medico ebreo e aspira a diventare poeta, ama il teatro e la letteratura; Konradin von Hohenfels è invece un ragazzo proveniente da una nobile famiglia tedesca che tutti, soprattutto gli appartenenti a ceti inferiori, vorrebbero come amico. E se all’inizio Konradin non sembra interessato ad Hans, pian piano scopre in lui un amico sincero e disinteressato, con cui parlare dal profondo del cuore e condividere le proprie passioni. Ma mentre Konradin comincia a frequentare in maniera assidua la casa di Hans, quest’ultimo non viene mai invitato dall’amico. Non solo. Quando si incontrano a teatro con le rispettive famiglie, Konradin lo ignora. Intanto i tempi si fanno difficili in Germania. Il culto della razza ariana occupa sempre più lo spirito politico-sociale tedesco e l’intolleranza nei confronti di chiunque sia diverso cresce a dismisura. Hans è costretto a fuggire e l’amicizia si spezza.
Un racconto breve, ma di grande intensità e forza. Semplice e scorrevole nel linguaggio. Lo si legge in una sera, ma rimane impresso a lungo nella memoria.
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Sono nata nel profondo Sud e vissuta a lungo in una laboriosa città del Nord Est.
Mi caratterizza la passione per i libri, per la cultura e per il mondo dell’editoria.
My library nasce dal desiderio di condivisione e di confronto, scaturisce dall’esigenza di scrivere di libri, sorge dall’idea che leggere e incoraggiare la lettura sia non soltanto un modo per migliorare, ma soprattutto gioia e divertimento.
Leggete con me.
Antonella Giustizieri