“… io sono semplicemente un lettore di quelli che credo buoni libri.”.
Mi piace cominciare con queste parole di Montalbano forse perchè parlano un po’ di me. Camilleri è sempre incredibile. Gli ambienti siciliani, i sapori, i colori sono talmente vivi e veri che è impossibile non esserne coinvolti. Il linguaggio, quello splendido misto di “lingua” siciliana e lingua italiana rendono divertente la narrazione e consentono di ritrarre i personaggi ancor più fedelmente. E Montalbano con il suo laconico sarcasmo, la sua ironia e la sua veracità è uno dei più bei personaggi della letteratura contemporanea.
La quarta inchiesta del commissario si svolge sempre nell’immaginaria cittadina di Vigata. Una gallina attraversa la strada di Montalbano, facendolo finire contro un’auto parcheggiata ai bordi di una strada nella contrada Tre Fontane. Nessuno viene fuori a verificare i danni dell’auto, neanche dopo diverse ore dall’accaduto. Ed è grazie a questo piccolo incidente, che Michela Licalzi, giovane e bellissima donna, viene trovata senza vita e completamente nuda nel suo villino fuori dal paese.
Montalbano comincia ad indagare e a scoprire, tra le incomprensioni con la polizia scientifica, tutti i personaggi che ruotavano intorno alla vita della vittima. Compare il non più giovane marito medico che vive a Bologna; un giovane studente del paese perdutamente innamorato di lei, non ricambiato e poco stabile mentalmente; l’amante antiquario di Bologna e l’affascinante amica Anna, professoressa di fisica, alla quale Montalbano non riesce a restare insensibile.
La trama è intricata, avvincente; emergono loschi individui che vogliono approfittare degli errori commessi dalla polizia quando il commissario è sollevato dall’incarico e l’inchiesta affidata al capo della Mobile; emerge ironico, a volte duro, il rapporto di Montalbano con i suoi agenti e l’indimenticabile Catarella; ed emerge un altro fondamentale personaggio, un grande artista e suonatore di violino…
Non aggiungo altro. Una piacevolissima lettura vi attende!
Sono nata nel profondo Sud e vissuta a lungo in una laboriosa città del Nord Est.
Mi caratterizza la passione per i libri, per la cultura e per il mondo dell’editoria.
My library nasce dal desiderio di condivisione e di confronto, scaturisce dall’esigenza di scrivere di libri, sorge dall’idea che leggere e incoraggiare la lettura sia non soltanto un modo per migliorare, ma soprattutto gioia e divertimento.
Leggete con me.
Antonella Giustizieri