Il paradiso degli orchiIl paradiso degli orchi è il primo romanzo avente per protagonista il signor Malaussène, personaggio nato dalla fantasia dello scrittore e insegnante francese, Daniel Pennac. Benjamin Malaussène, che ufficialmente fa l’impiegato del Controllo Tecnico del Grande Magazzino, è a tutti gli effetti “Capro Espiatorio”, cioè persona pagata per essere umiliata e tacciata di incompetenza, davanti a clienti infuriati e giunti per fare un reclamo. Lo scopo è quello di muoverli a compassione e farli rinunciare alla richiesta di risarcimento. È un mestiere duro il suo, ma Benjamin è costretto a svolgerlo perché ha una numerosa famiglia da aiutare. Ha diversi fratelli e sorelle che sua madre non è in grado di curare. Lei, donna fragile e dallo spirito molto libero, si assenta per lunghi periodi al seguito dell’ennesimo grande amore che, finendo puntualmente, la fa tornare a casa, incinta e bisognosa. Quando nel Grande Magazzino, dove Benjamin lavora, scoppiano una serie di bombe, lui naturalmente viene subito sospettato, sia per la presenza costante sui luoghi del delitto, sia per l’effettivo mestiere che svolge.

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La vicenda si sviluppa a Parigi, nel colorato e multietnico quartiere Belleville, presumibilmente nei primi anni Ottanta. Qui la famiglia Malaussène vive in uno stabile al cui pian terreno, dove un tempo esisteva una ferramenta, sono sistemati i fratelli e sorelle di Benjamin, frutto delle differenti avventure della madre. Lui vive invece al quinto piano comunicando, con il resto della famiglia, attraverso un citofono interno. Umorismo sottile e sorprendente, scrittura dallo stile scorrevole e colloquiale rendono questo libro sottilmente piacevole. I personaggi strampalati e per questo unici sono caratterizzati in modo sapiente e si finisce per provare nei loro confronti una inconsueta e particolare affezione. Il paradiso degli orchi è grottesco al punto giusto, audace e mai volgare, dallo stile unico e originale. Una lettura, oserei dire, frizzante.

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