
Continua a leggere la recensione de Il paradiso degli orchi di Daniel Pennac.
La vicenda si sviluppa a Parigi, nel colorato e multietnico quartiere Belleville, presumibilmente nei primi anni Ottanta. Qui la famiglia Malaussène vive in uno stabile al cui pian terreno, dove un tempo esisteva una ferramenta, sono sistemati i fratelli e sorelle di Benjamin, frutto delle differenti avventure della madre. Lui vive invece al quinto piano comunicando, con il resto della famiglia, attraverso un citofono interno. Umorismo sottile e sorprendente, scrittura dallo stile scorrevole e colloquiale rendono questo libro sottilmente piacevole. I personaggi strampalati e per questo unici sono caratterizzati in modo sapiente e si finisce per provare nei loro confronti una inconsueta e particolare affezione. Il paradiso degli orchi è grottesco al punto giusto, audace e mai volgare, dallo stile unico e originale. Una lettura, oserei dire, frizzante.
A te è piaciuto la recensione de Il paradiso degli orchi di Daniel Pennac? Condividila su Facebook[fb_button]
Sono nata nel profondo Sud e vissuta a lungo in una laboriosa città del Nord Est.
Mi caratterizza la passione per i libri, per la cultura e per il mondo dell’editoria.
My library nasce dal desiderio di condivisione e di confronto, scaturisce dall’esigenza di scrivere di libri, sorge dall’idea che leggere e incoraggiare la lettura sia non soltanto un modo per migliorare, ma soprattutto gioia e divertimento.
Leggete con me.
Antonella Giustizieri
