Opere di Pirandello

Di |31 Agosto, 2019|

Opere di Pirandello

I romanzi di Pirandello

Tra le tante opere, Pirandello scrisse sette romanzi:

L’esclusa, pubblicato a puntate su La Tribuna nel 1901; in volume: Milano, Treves, 1908.
Il turno, Catania, Giannotta, 1902.
Il fu Mattia Pascal, Roma, Nuova antologia, 1904.
Suo marito, Firenze, Quattrini, 1911. (poi Giustino Roncella nato Boggiolo, in Tutti i romanzi, Milano, Mondadori, 1941)
I vecchi e i giovani, 2 volumi, Milano, Treves, 1913.
Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Firenze, Bemporad, 1925.
Uno, nessuno e centomila, Firenze, Bemporad, 1926.

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Le novelle di Pirandello

Novelle
Le novelle erano considerate le opere più durature, ma i critici moderni hanno cambiato tale opinione ritenendo le opere teatrali più degne di essere ricordate. Fare distinzione tra i contenuti delle novelle (o i romanzi) e le opere teatrali è difficile, in quanto molte novelle sono state messe in opera a teatro ad esempio: Ciascuno a suo modo deriva dalla novella Si gira…; Liolà ha il tema preso da un capitolo de Il fu Mattia Pascal; La nuova colonia viene già presentata in Suo marito.

Analizzando le novelle possiamo renderci conto che ciò che manca veramente è una delineazione tematica, una cornice, infatti sono presenti un crogiolo di personaggi ed eventi.

Il tempo in cui le novelle sono ambientate non è definito, infatti alcune si svolgono nell’epoca umbertina, poi giolittiana e del dopo-giolitti; diversamente accade nelle novelle cosiddette siciliane, nelle quali il tempo non è fissato, ma è un tempo antico, di una società che non vuole cambiare e che è rimasta ferma.

I paesaggi delle novelle sono vari; per quelle dette siciliane si ha spesso il tipico paesaggio rurale[68], anche se in alcune troviamo il tema sociale del contrasto tra le generazioni dovuto all’unità d’Italia. Altro ambiente delle novelle pirandelliane è la Roma umbertina o giolittiana.

I protagonisti sono sempre alla presa con il male di vivere, con il caso e con la morte[69]. Non troviamo mai rappresentanti dell’alta borghesia, ma quelli che potrebbero essere i vicini della porta accanto: sarte, balie, professori, piccoli proprietari di negozi che hanno una vita sconvolta dalla sorte e da drammi familiari.
I personaggi ci vengono presentati così come appaiono, è difficile trovare un’approfondita analisi psicologica. Le fisionomie sono spesso eccentriche, per il sentimento del contrario, hanno un carattere opposto a come si presentano.
I personaggi parlano e ragionano nel presentarsi per come essi sentono di essere, ma alla fine saranno sempre preda del caso, che li farà apparire diversi e cambiati.

Pirandello è uno dei più grandi scrittori di novelle. Per tutta la sua vita proverà a completare “novelle per un anno”, così chiamate perché il suo intento era quello di scrivere 365 novelle, una per ogni giorno dell’anno. Arriverà a 241 opere nel 1922, solo postume ne usciranno ancora 15.

Novelle per un anno, 15 voll., Firenze, Bemporad, 1922-1928; Milano, Mondadori, 1934-1937.
I, Scialle nero, Firenze, Bemporad, 1922.
II, La vita nuda, Firenze, Bemporad, 1922.
III, La rallegrata, Firenze, Bemporad, 1922.
IV, L’uomo solo, Firenze, Bemporad, 1922.
V, La mosca, Firenze, Bemporad, 1923.
VI, In silenzio, Firenze, Bemporad, 1923.
VII, Tutt’e tre, Firenze, Bemporad, 1924.
VIII, Dal naso al cielo, Firenze, Bemporad, 1925.
IX, Donna Mimma, Firenze, Bemporad, 1925.
X, Il vecchio Dio, Firenze, Bemporad, 1926.
XI, La giara (novella), Firenze, Bemporad, 1927.
XII, Il viaggio, Firenze, Bemporad, 1928.
XIII, Candelora, Firenze, Bemporad, 1928.
XIV, Berecche e la guerra, Milano, Mondadori, 1934.
XV, Una giornata, Milano, Mondadori, 1937.

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Opere teatrali di Pirandello

Prima fase – Teatro Siciliano
Nella fase del Teatro Siciliano Pirandello è alle prime armi e ha ancora molto da imparare. Anch’essa come le altre presenta varie caratteristiche di rilievo; alcuni testi sono stati scritti interamente in lingua siciliana perché considerata dall’autore più viva dell’italiano e capace di esprimere maggiore aderenza alla realtà.

La morsa e Lumìe di Sicilia Roma, Teatro Metastasio, 9 dicembre 1910; [67] Il dovere del medico, Roma, Sala Umberto, 20 giugno 1913;
La ragione degli altri, Milano, Teatro Manzoni, 19 aprile 1915;
Cecè, Roma, Teatro Orfeo, 14 dicembre 1915;
Pensaci, Giacomino, Roma, Teatro Nazionale, 10 luglio 1916;
Liolà, Roma, Teatro Argentina, 4 novembre 1916;

Seconda fase – Il teatro umoristico/grottesco

Pirandello e Marta Abba
Mano a mano che l’autore si distacca da verismo e naturalismo, avvicinandosi al decadentismo si ha l’inizio della seconda fase con il teatro umoristico. Pirandello presenta personaggi che incrinano le certezze del mondo borghese: introducendo la versione relativistica della realtà, rovesciando i modelli consueti di comportamento, intende esprimere la dimensione autentica della vita al di là della maschera.

Così è (se vi pare), Milano, Teatro Olimpia, 18 giugno 1917;
Il berretto a sonagli, Roma, Teatro Nazionale, 27 giugno 1917;
La giara, Roma, Teatro Nazionale, 9 luglio 1917;
Il piacere dell’onestà, Torino, Teatro Carignano, 27 novembre 1917;
La patente, Torino, Teatro Alfieri, 23 marzo 1918
Ma non è una cosa seria, Livorno, Teatro Rossini, 22 novembre 1918;
Il giuoco delle parti, Roma, Teatro Quirino, 6 dicembre 1918;
L’innesto, Milano, Teatro Manzoni, 29 gennaio 1919;
L’uomo, la bestia e la virtù, Milano, Teatro Olimpia, 2 maggio 1919;
Tutto per bene, Roma, Teatro Quirino, 2 marzo 1920;
Come prima, meglio di prima, Venezia, Teatro Goldoni, 24 marzo 1920;
La signora Morli, una e due, Roma, Teatro Argentina, 12 novembre 1920;

Terza fase – Il teatro nel teatro
Nella fase del teatro nel teatro le cose cambiano radicalmente, per Pirandello il teatro deve parlare anche agli occhi non solo alle orecchie, a tal scopo ripristinerà una tecnica teatrale di Shakespeare, il palcoscenico multiplo, in cui vi può per esempio essere una casa divisa in cui si vedono varie scene fatte in varie stanze contemporaneamente; inoltre il teatro nel teatro fa sì che si assista al mondo che si trasforma sul palcoscenico.

Pirandello abolisce anche il concetto della quarta parete, cioè la parete trasparente che sta tra attori e pubblico: in questa fase, infatti, Pirandello tende a coinvolgere il pubblico che non è più passivo ma che rispecchia la propria vita in quella agita dagli attori sulla scena.

In questo periodo Pirandello ebbe un decisivo incontro con un grande autore teatrale italiano del XX secolo: Eduardo De Filippo. Conseguenza, oltre alla nascita di un’amicizia che durò tre anni, fu che l’autore napoletano sentì, come accadde in passato per quello siciliano, il bisogno di allontanarsi dal “regionalismo” dell’arte verista pur conservandone però le tradizioni e le influenze.

Questo l’elenco delle opere:

Pirandello incontra Eduardo, Peppino e Titina De Filippo (1933)
Sei personaggi in cerca d’autore, Roma, Teatro Valle, 10 maggio 1921;
Enrico IV, Milano, Teatro Manzoni, 24 febbraio 1922;
All’uscita, Roma, Teatro Argentina, 29 settembre 1922;
L’imbecille, Roma, Teatro Quirino, 10 ottobre 1922;
Vestire gli ignudi, Roma, Teatro Quirino, 14 novembre 1922;
L’uomo dal fiore in bocca, Roma, Teatro degli Indipendenti, 21 febbraio 1923;
La vita che ti diedi, Roma, Teatro Quirino, 12 ottobre 1923;
L’altro figlio, Roma, Teatro Nazionale, 23 novembre 1923;
Ciascuno a suo modo, Milano, Teatro dei Filodrammatici, 22 maggio 1924;
Sagra del signore della nave, Roma, Teatro Odescalchi, 4 aprile 1925;
Diana e la Tuda, Milano, Teatro Eden, 14 gennaio 1927;
L’amica delle mogli, Roma, Teatro Argentina, 28 aprile 1927;
Bellavita, Milano, Teatro Eden, 27 maggio 1927;
O di uno o di nessuno, Torino, Teatro di Torino, 4 novembre 1929;
Come tu mi vuoi, Milano, Teatro dei Filodrammatici; 18 febbraio 1930;
Questa sera si recita a soggetto, Torino, Teatro di Torino, 14 aprile 1930;
Trovarsi, Napoli, Teatro dei Fiorentini, 4 novembre 1932;
Quando si è qualcuno, Buenos Aires, Teatro Odeón, 20 settembre 1933 (in spagnolo);
La favola del figlio cambiato, Roma, Teatro Reale dell’Opera, 24 marzo 1934;
Non si sa come, Roma, Teatro Argentina, 13 dicembre 1935;
Sogno, ma forse no, Lisbona, Teatro Nacional, 22 settembre 1931.

Quarta fase – Il teatro dei miti
A questa fase si assegnano solo tre opere della produzione pirandelliana.

La nuova colonia
Lazzaro
I giganti della montagna

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Le opere di Luigi Pirandello

1503, 2017

Il fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello

by |15 Marzo, 2017|Categorie: Pirandello, Luigi, Recensioni Libri|0 Commenti

Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello - Scritto nel 1903 da Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal è un romanzo di incredibile modernità. Talvolta associato ad una lettura impegnativa, quest’opera straordinaria ha invece il pregio di possedere una scrittura fluida, appassionante e piacevolissima. Mattia Pascal, vive nell’immaginario paese ligure di Miragno, insieme alla madre e al fratello. Il padre ha lasciato loro in eredità una discreta fortuna consistente in case, terreni e vigneti. La giovane vedova, del tutto incapace di amministrare, affida l’intero patrimonio a Batta Malagna che, avendo ricevuto in passato dal marito diversi favori ed essendo ricompensato lautamente per i suoi attuali servigi, avrebbe dovuto, secondo lei, amministrare onestamente.

906, 2007

L’esclusa – Luigi Pirandello

by |9 Giugno, 2007|Categorie: Pirandello, Luigi, Recensioni Libri|0 Commenti

L'esclusa di Luigi Pirandello - Pubblicato nel 1901 sulla rivista La Tribuna, L’esclusa, in origine Marta Ajala dal nome della protagonista, è il primo romanzo di Luigi Pirandello.Il racconto è ambientato in Sicilia, dapprima nel paese natale di Marta, poi nella città di Palermo, luogo di potenziale realizzazione sociale in cui questa si trasferisce.

1004, 2007

Uno, nessuno e centomila – Luigi Pirandello

by |10 Aprile, 2007|Categorie: Pirandello, Luigi, Recensioni Libri|0 Commenti

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello - Scritto e pubblicato nel 1926 è l’ultimo romanzo di Pirandello. Riprende temi affrontati ne Il fu Mattia Pascal e come questo è ambientato in una piccola provincia.Vitangelo Moscarda, dalla banale constatazione che il naso che egli crede di avere è diverso da quello che sua moglie gli riconosce, parte per un viaggio dentro e fuori di sé che lo conduce ad una riflessione sull’intera esistenza e alla follia.

Sommario
Opere di Pirandello
Titolo
Opere di Pirandello
Descrizione
I romanzi di Pirandello Tra le tante opere, Pirandello scrisse sette romanzi: L'esclusa, pubblicato a puntate su La Tribuna nel 1901; in volume: Milano, Treves, 1908. Il turno, Catania, Giannotta, 1902.
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